Quando si parla di orientamento si tende a pensare all’azione di “consigliare e aiutare a scegliere il giusto percorso scolastico e professionale”. In realtà, tale pratica non si esaurisce con ciò. L’orientamento racchiude, infatti, tutte quelle attività finalizzate a rendere l’individuo in grado di pianificare e gestire la propria formazione – l’apprendimento e le esperienze di lavoro – coerentemente con i propri obiettivi di vita al fine di raggiungere un pieno soddisfacimento personale.

L’orientamento non riguarda, pertanto, un breve periodo dell’esistenza, ma deve essere un’attività che accompagna ogni persona lungo l’intero arco della vita e che consente a ciascun individuo di sfruttare appieno le proprie conoscenze, abilità e capacità. Più in generale, ogni personale competenza.

Per questo l’orientamento è considerato un diritto di ogni cittadino. Può essere di tipo:

• educativo: riguarda la conoscenza di sé e delle proprie attitudini;
• scolastico: esplora le inclinazioni personali, attitudini, capacità e sogni di ciascun studente al fine di individuare il percorso di studi più confacente;
• professionale: è finalizzato a sviluppare competenze trasversali e specifiche da spendere in ambito lavorativo. Indaga la capacità e le attitudini di ciascuno con lo scopo di individuare le strategie migliori;
• formativo: è finalizzato a sviluppare le competenze orientative di base;
• informativo: prevede la distribuzione di materiali informativi. Non è finalizzato alla promozione e allo sviluppo dell’identità del singolo, ma ha puramente lo scopo di informare e fornire gli strumenti utili per favorire scelte consapevoli;
• personale: aiuta nelle scelte individuali attraverso uno stretto rapporto tra chi chiede aiuto e un esperto.