Chi può rivolgersi al Pedagogista ?

Facciamo un gioco! Prima di proseguire la lettura, provate a rispondere a queste due domande:
1) Di chi si occupa il pedagogista?
2) E, quindi, chi può rivolgersi al pedagogista?

Se avete risposto: “si occupa di bambini e, quindi, sono i genitori a rivolgersi al pedagogista”, la risposta è terribilmente SBAGLIATA.

Se, invece, la vostra risposta è stata un’altra, confrontatela con quella sotto e ditemi se avete indovinato. 

Purtroppo, in caso di risposta esatta non ci sarà alcun premio in cambio, ma  avrete la mia ammirazione perché sono ancora veramente troppe le persone che non sanno di chi e di cosa si occupa il pedagogista!

RISPOSTA

Chiunque può rivolgersi al pedagogista. Grandi, piccoli, singoli individui, coppie, famiglie, gruppi, lavoratori, datori di lavoro, scuole, comunità, enti, istituzioni ecc.

Vediamo in quali casi.

SINGOLI INDIVIDUI

Senza vincoli di età, ogni individuo può richiederne il supporto, in particolare nel caso in cui si stiano vivendo dei disagi o delle crisi (profondi cambiamenti).

Non è raro, infatti, pensare che quando si ha un “problema” ci si debba rivolgere allo psicologo (parleremo delle differenze tra pedagogista e psicoterapeuta in un altro articolo) ma, attenzione, questa è una FALSA CREDENZA.

Un individuo potrebbe necessitare di un’azione congiunta da parte di entrambi i professionisti o rivolgersi all’uno o all’altro a seconda della problematica (e ve lo scrive una che al 100% consiglia a tutti un percorso di psicoterapia a prescindere!). Non si tratta, dunque, di un discorso di preferenze, al contrario, le due figure dovrebbero lavorare in sinergia – su due livelli differenti – e con un fine comune: quello di promuovere il benessere e la massima espressione dell’altro.

Cercando però di essere maggiormente pragmatici, ecco alcune situazioni in cui potrebbe essere fondamentale l’intervento di un pedagogista:

COPPIE

Quando si pensa ad una coppia che richiede il supporto di uno specialista esterno, si materializza subito nella nostra mente l’immagine di una relazione vicina al punto di non ritorno che necessita urgentemente di un percorso di psicoterapia. Un rapporto conflittuale, fatto per lo più di gelosie immotivate, stati di profondo malessere, episodi violenti (soprattutto psicologici), forse dovuti a traumi del passato o a situazioni irrisolte che si sono sedimentate nel tempo.

In realtà, ci sono molte altre circostanze in cui una coppia (in crisi o no) possa avvertire il bisogno di confrontarsi con lo specialista pedagogico al fine di migliorare e consolidare il proprio rapporto e/o risolvere dei problemi interni alla coppia che non necessitano di una cura terapeutica. Alcune tra queste possono essere:

GENITORI

Il pedagogista rintraccia insieme ai genitori strategie e soluzioni a problemi di varia natura che possono riguardare l’educazione, il mancato riconoscimento dell’autorità genitoriale, situazioni conflittuali, un’errata comunicazione tra genitori e figli, la gestione della relazione in presenza di Bisogni Educativi Specifici (BES) dei propri figli, tra i quali rientrano:

  1. Disabilità (Legge 104/92 – sono comprese: disabilità psico-motorie, disabilità sensoriali, disturbi neuropsichici, pluridisabilità);
  2. Disturbi evolutivi specifici (disturbi dell’apprendimento DSA, disturbi del comportamento, deficit del linguaggio, deficit delle abilità non verbali, deficit della coordinazione motoria, deficit dell’attenzione DDAI e deficit dell’iperattività ADHD);
  3. Svantaggio socio-economico, linguistico e culturale.

GRUPPI

Quella dei gruppi è una vasta categoria. Potrebbe, infatti, trattarsi di un gruppo di amici, di familiari, di lavoro o di un gruppo di persone legate da caratteristiche, esperienze, situazioni, contesti o obiettivi comuni.

In generale, l’intervento del pedagogista potrebbe essere richiesto per migliorare la gestione del gruppo, la comunicazione, la coesione, la relazione tra i singoli componenti oppure tra il gruppo e gli individui al di fuori di esso. Attraverso momenti di narrazione, riflessione, ascolto attivo e attività dinamiche, il pedagogista favorisce il dialogo, la socializzazione, l’espressione del sé individuale all’interno del gruppo, la collaborazione e lo sviluppo/rafforzamento di competenze.

SCUOLE, IMPRESE E LAVORATORI

Il pedagogista si mette a disposizione di altri professionisti in qualità di consulente, progettista, coordinatore, supervisore e formatore qualificato. 

Ecco alcuni esempi:

  • In ambito scolastico, potrebbe, se solo fosse previsto in ogni scuola (cosa a cui tutti noi pedagogisti auspichiamo!), essere richiesto in veste di consulente per il corpo insegnante o per il singolo docente che sta riscontrando delle difficoltà (nella classe, nel suo modo di insegnare, nel relazionarsi con gli studenti, nel caso di studenti con BES ecc.) ed essere un punto di riferimento per ogni studente che ne necessita il supporto (vedi sopra i servizi offerti al singolo). Collabora, inoltre, alla stesura del PEI o dei PDP. 
  • Nelle imprese e a servizio dei lavoratori, il pedagogista promuove corsi di formazione e aggiornamento. Il suo intervento può essere richiesto per gestire delle situazioni problematiche, conflitti, rapporti tra colleghi e promuovere un ambiente di lavoro favorevole. Provvede alla predisposizione di progetti e può lavorare come coordinatore di servizi relativi al terzo settore.
 

Inoltre, il pedagogista è qualificato per offrire servizi di orientamento scolastico e lavorativo.

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